Lo scorso 20 agosto è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge dell'11 agosto 2014 n. 116.
Le principali novità riguardano il taglio delle bollette e la rimodulazione delle tariffe incentive

Da gennaio 2015, gli incentivi per l'energia generata dagli impianti fotovoltaici con potenza superiore a 200 kW, sono rimodulati a scelta dell’operatore, che può decidere di scegliere tra tre opzioni:

1. la tariffa è erogata per un periodo di 24 anni, decorrente dall'entrata in esercizio degli impianti, ed è ricalcolata secondo le percentuali di riduzione indicate nell’allegato 2:
   • 12 anni residui > riduzione incentivo pari al 25%
   • 13 anni residui > riduzione incentivo pari al 24%
   • 14 anni residui > riduzione incentivo pari al 22%
   • 15 anni residui > riduzione incentivo pari al 21%
   • 16 anni residui > riduzione incentivo pari al 20%
   • 17 anni residui > riduzione incentivo pari al 19%
   • 18 anni residui > riduzione incentivo pari al 18%
   • oltre 19 anni residui > riduzione incentivo pari al 17%
2. l’incentivo è erogato in 20 anni e rimodulato secondo modalità da individuare entro il 1° ottobre 2014 con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico. I calcoli saranno effettuati simulando l’adesione di tutti gli operatori e ponendosi come obiettivo un risparmio di 600 milioni di euro all'anno per il periodo 2015-2019, rispetto all'erogazione prevista con le tariffe vigenti.
3. la tariffa incentivante è erogata in 20 anni e ridotta, per il periodo residuo di incentivazione, di una percentuale proporzionale alla potenza dell’impianto:
   • 6% per gli impianti da 200 kW a 500 kW
   • 7% per gli impianti da 500 kW a 900 kW
   • 8% per gli impianti di potenza nominale superiore a 900 kW

Gli operatori devono comunicare la propria scelta al GSE altrimenti verrà applicata direttamente l'opzione numero 3.
Inoltre, sono previsti per 350 milioni di euro per incrementare l’efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari pubblici, che verranno donati dopo aver stabilito la certificazione energetica di questi ultimi.
Per le imprese, invece, è previsto un credito di imposta di circa del 15% per gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate in Italia.
Infine, dal 1° ottobre viene stabilita che la comunicazione per la realizzazione, la connessione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, è effettuata utilizzando un modello unico semplificato, approvato dal MISE, che sostituisce i modelli eventualmente adottati dai Comuni, dai gestori di rete e dal GSE SpA.

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Il  Governo ha approvato il 24/07/2014 la riformulazione dell'articolo 24.12 e 24.23 riguardante RIU, SESEU, SEU che entrerà in vigore per gli Impianti che entreranno in esercizio a partire dal 1° Gennaio 2015.
La modifica sostanziale consiste nella sostituzione del comma 4, dove vengono definite le nuove quote riguardante i pagamenti degli oneri, cioè ponendo dei limiti agli aumenti futuri "le nuove quote non possono essere incrementate ogni volta di più di 2,5 punti percentuali rispetto a quelle previgenti".
Voci di corridoio non ancora confermate, però, affermano che potrebbero esserci in corso nuove modifiche, proprio perché la norma sul fotovoltaico suscita qualche perplessità al Governo stesso.
Comunque la norma può essere modificata solo entro il 22 agosto, poiché successivamente verrà trasformata in legge.
Ecco qui il disegno di legge.

Nel primo semestre del 2014, Terna ci comunica che la domanda di energia elettrica (che copre il 38,6% della domanda) è diminuita del 2,8% rispetto al primo semestre dell'anno precedente, e la produzione (che copre il 44,7%) invece del 4%.
Tra le fonti rinnovabili in aumento vi sono l'idroelettrico (+11,1%), il fotovoltaico (+8,6%) e il geotermoelettrico (+4,7%), mentre in calo l'eolico (-8,1%).
Se si confrontano tutte le aree del paese, si può constatare la variazione della domanda nei due semestri.

In aumento anche il consumo per i pompaggi, anche se il valore resta comunque ancora basso, mentre nelle importazioni di energia si registra un +3,1%, nelle esportazioni un -14,9% e saldo estero del +4,1%.

Per vedere i dati completi di Terna cliccare qui.